L’Assemblea dei Soci di Irisacqua ha approvato, all’unanimità dei presenti, il Bilancio d’esercizio per l’anno 2022 che l’azienda ha chiuso registrando un utile di quasi 400mila euro su un valore della produzione di poco superiore ai 31 milioni.
“C’è grande soddisfazione per questo risultato – è stato il commento dell’Amministratore Unico Gianbattista Graziani – perché non è stato un anno semplice. Come tutti anche Irisacqua ha subito le ripercussioni degli aumenti dei costi di energia e materie prime, che per un’azienda come la nostra sono le principali voci di costo. A questo si sono aggiunti altri fattori come la siccità, la stagione degli incendi, gli aumenti dovuti al nuovo CCNL e agli adeguamenti ISTAT. Il bilancio di previsione parlava prevedeva una perdita di 800mila euro, aver chiuso invece in attivo è la certificazione che Irisacqua è un’azienda solida non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello finanziario”.
Irisacqua per statuto non distribuisce gli utili ai propri soci, che sono i 25 Comuni dell’ex provincia di Gorizia, questa somma quindi rimarrà in azienda e sarà reinvestita in opere e manutenzioni.
PREMIALITÀ E PERSONALE
Tra le molte voci che vanno a comporre il bilancio del Gestore del Servizio Idrico Integrato va sottolineata la premialità di poco superiore al milione di euro erogata dall’Authority nazionale, ARERA, grazie all’ottimo risultato conseguito da Irisacqua nelle annualità 2018 e 2019 sugli indicatori di qualità tecnica. A questa somma vanno ad aggiungersi 692mila euro riferiti al credito d’imposta sull’incremento del costo dell’energia elettrica a parziale ristoro dei maggiori costi sostenuti nel 2022.
“La premialità che ARERA ci ha riconosciuto – aggiunge Graziani – non è un regalo, ma è frutto meritato del lavoro di tutti i dipendenti di questa azienda, un’importante certificazione della nostra qualità tecnica. Con il personale nel 2022 abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo dati e questo ha portato ad erogare in toto il premio di risultato ai dipendenti nel terzo anno di applicazione dell’innovativo accordo integrativo di secondo livello stipulato tra l’azienda e i sindacati. Accordo questo che andremo a rinnovare e che servirà da base per accordi analoghi a livello di rete dei gestori idrici regionali. Inoltre stiamo lavorando per potenziare il Welfare aziendale, un fattore determinante per rimanere un’azienda attrattiva per i migliori talenti del settore. Stiamo inoltre lavorando a una certificazione aziendale sulla parità di genere, ed è importante evidenziare come in Irisacqua non vi sia “pay gap” tra i generi”.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E AUMENTO DEI COSTI
Sempre Graziani nella sua relazione ai soci ha evidenziato come il 2022 sia stato l’anno di diverse svolte per Irisacqua, da quella “Smart” delle tecnologie IOT per il monitoraggio di flussi e perdite a quella green della sostenibilità ambientale, due fattori strettamente legati tra loro. Irisacqua consuma 14 Megawatt l’anno per far funzionare tutti gli impianti e ogni litro disperso dalla rete significa energia sprecata per addurlo e pomparlo, da questa considerazione sono partiti sia il progetto di contrasto delle perdite ma anche quello che porterà all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto della sede, già quasi completato, e alla realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2 megawatt nell’area pozzi della Mochetta. “La sostenibilità è obiettivo primario – conclude Graziani – questi investimenti ci aprono altre possibilità, come quello delle comunità energetiche in vari luoghi della provincia. Questo approccio ci sta portando poi a considerare altre idee, come quella di dare l’acqua depurata al comparto dell’agricoltura anziché riversarla in mare, o come la realizzazione di impianti di desalinizzazione, di cui stiamo attualmente studiando costi e fattibilità. Per massimizzare le nostre possibilità su questo campo abbiamo anche stretto un accordo, primi in Regione, di partnership e consulenza con GSE, il Gestore Servizi Energetici, che ci consentirà di attingere dal loro profondo know-how in materia”.
Nel bilancio si evidenzia come fattori esterni abbiano comportato un deciso aumento dei costi operativi, passati da 11,5 milioni a 15,2. Nel dettaglio questa variazione è da imputare in particolare all’energia elettrica, per la quale Irisacqua ha speso 2,4 milioni (+92%) nonostante una diminuzione dei Kw consumati di circa il 7%. Si sono registrati inoltre aumenti significativi nei materiali (+20%) e nei reagenti (+70%),utilizzati per il trattamento sanitario dell’acqua. C’è stato anche un aumento dell’8% per il costo del personale dovuto a fattori come il rinnovo del CCNL e l’aumento del coefficiente di rivalutazione del TFR.
ATTENZIONE AL TERRITORIO, RIPRESA DEGLI INVESTIMENTI E IMPRESA 4.0
“La prima ragion d’essere della nostra azienda – ha rilevato il Direttore Generale Paolo Lanari – è quella di garantire un’attenzione continua sul territorio assicurando agli utenti un servizio costante e di qualità, obiettivo che continua ad essere raggiunto – come certificato anche dagli enti di controllo – e per il quale il merito va riconosciuto ai dipendenti di Irisacqua, da chi lavora in sede fino alle squadre tecniche. Il loro ottimo lavoro ci ha consentito inoltre non solo di superare senza disservizi il periodo di grave siccità del 2022 ma anche di essere nelle condizioni di fornire molto velocemente ingenti quantità d’acqua ai Vigili del Fuoco quando furono impegnati a contrastare i roghi estivi”.
In totale nel 2022 sono stati realizzati investimenti per 11,6 milioni di euro, al netto degli allacci di acquedotto e fognatura, e nello storico dal 2006 ad oggi sono stati avviati 227 milioni di euro di investimenti di cui già realizzati per 128 milioni.
“Tutti gli investimenti e i progetti – ha aggiunto Lanari – stanno procedendo nonostante gli aumenti dei costi. Dopo la risoluzione, nel 2021, del contratto per il depuratore di Staranzano, per inadempienza dell’ATI aggiudicataria dei lavori, avevamo accusato un calo del volume degli investimenti, oggi invece certifichiamo la loro ripresa e un trend che li vedrà crescere ancora sia nel 2023 che nel 2024, anni in cui si concretizzeranno anche gli investimenti connessi al PNRR da cui Irisacqua è stata capace di ottenere ben 14 milioni di euro. Su questo tema molto importante si è rivelata la rete d’impresa “Smart Water Management” che abbiamo costituito con gli altri operatori del SII regionali e che sta favorendo un lavoro di grande sinergia con le altre aziende regionali. Siamo molto soddisfatti anche dell’avanzamento del processo di informatizzazione completa dell’azienda nel quadro degli investimenti per l’Impresa 4.0, che si completerà tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 portando Irisacqua a un livello superiore di gestione dei processi interni con strumenti digitali all’avanguardia e conseguenti risparmi considerevoli di tempo e migliore gestione delle risorse”.
L’anno scorso Irisacqua ha completato e collaudato la fognatura di Savogna d’Isonzo, è stata quasi ultimata quella di Grado, per la quale si è ora nella fase di collaudo tecnico amministrativo che si prevede si concluderà nel corso del 2023. Per la fognatura di Mariano Gradisca i lavori relativi alla realizzazione del collettore fognario sono stati completati nei primi mesi del 2023.
Sul fronte della depurazione sono stati realizzati interventi urgenti necessari per garantire il servizio nei prossimi anni dopo che la risoluzione del contratto per il Depuratore di Staranzano ha ritardato la realizzazione del progetto della Dorsale. Sempre per effetto della risoluzione del contratto con l’aggiudicataria Irisacqua ha proceduto alla progettazione dell’adeguamento e potenziamento del depuratore di Gradisca d’Isonzo per un valore complessivo di circa 10 milioni di Euro sul quale è stata presentata richiesta di contributo a valere sui fondi PNRR per circa 2,4 milioni di Euro. Nel 2022 è stata effettuata la progettazione definitiva.
Per quanto riguarda la dismissione delle tubature in Cemento Amianto nel corso del 2023 si concluderanno i lavori dei tre lotti di Gorizia, ma il generale incremento dei costi ha portato l’azienda a destinare maggiori risorse agli investimenti necessari a garantire la qualità e l’efficienza del servizio, in particolare della depurazione, e a rimodulare con una diversa distribuzione temporale i lavori.
Altri interventi hanno riguardato la sostituzione di 8.594 contatori dislocati su 13 comuni dell’ambito, il completamento della progettazione della rete di adduzione di Monfalcone, a valere sul PNRR, e l’avanzamento dei tre lotti della Roggia San Giusto, sempre a Monfalcone, dei quali il primo terminato mentre i lavori del II e III lotto sono stati già affidati e sono attualmente in corso di realizzazione.