Una fontanella in ogni comune, la prima a Farra d’Isonzo

Una fontanella per ogni Comune, a partire da Farra d’Isonzo.

È l’iniziativa che Irisacqua ha proposto ai sindaci dei 25 comuni e che sta vedendo in queste settimane i tecnici del gestore idrico isontino installare delle fontanelle d’acqua nei comuni aderenti.

La prima ad entrare in funzione si trova a Farra d’Isonzo, nel giardino pubblico all’angolo tra via Pitteri e via Roma.

“L’acqua della nostra rete è di qualità altissima – spiega Gianbattista Graziani, Amministratore Unico di Irisacqua – e vogliamo che quanti più cittadini si abituino a sceglierla anziché acquistare quella in bottiglia. Bere l’acqua della rete significa un risparmio economico e un grade vantaggio per l’ambiente, con la riduzione delle bottiglie di plastica consumate e dell’inquinamento necessario per trasportarle da fonti magari lontane centinaia o migliaia di chilometri. Queste fontanelle sono un dono di Irisacqua ai comuni, un investimento diverso da quello abituale, e verranno corredate in futuro anche da pannelli che spiegano i vantaggi dell’acqua dell’acquedotto. Speriamo di poterle collocare in ogni comune e che diventi una sana abitudine riempire la propria borraccia alle fontanelle pubbliche”.

“Siamo felici che questo percorso di Irisacqua inizi dal nostro Comune – spiega Stefano Turchetto. Sindaco di Farra d’Isonzo – crediamo fortemente nel messaggio che vogliono rappresentare. Basti ricordare che non abbiamo mai voluto nemmeno installare le cosiddette “casette dell’acqua” sul nostro territorio perchè quella che esce dai rubinetti è già perfetta per essere consumata, tanto che abbiamo anche donato a tutti i bambini delle nostre elementari, sempre in collaborazione con Irisacqua, delle borracce per sostituire le bottiglie usa e getta. Quando abbiamo ricevuto la proposta da Irisacqua abbiamo subito pensato a questo luogo perchè, anche grazie ai giochi che vi sono collocati, è frequentato da tanti bambini e da tante famiglie, e proprio a loro deve arrivare questo messaggio, che bere acqua di rete fa bene a sé stessi e all’ambiente che bisogna imparare a difendere fin da giovanissimi”.

Nell’immagine il Sindaco di Farra d’Isonzo Stefano Turchetto e l’Amministratore Unico di Irisacqua Gianbattista Graziani

Comunicazione agli utenti

In questi giorni Irisacqua – facendo anche seguito a nuove direttive regolamentari emanate da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti ed Ambiente – ha inviato delle comunicazioni agli utenti che risultano avere delle posizioni non regolari o insolute.

Qualora abbiate ricevuto queste comunicazioni e aveste bisogno di ulteriori chiarimenti, vi invitiamo a consultare la sezione del sito dedicata ai nostri clienti oppure a contattarci via mail all’indirizzo info@irisacqua.it o attraverso il nostro consueto numero verde 800 993131.

Infine, qui è possibile scaricare direttamente il modulo per la richiesta di rateizzazione:

Pettarin: da Gorizia sfida per il futuro

L’On. Guido Germano Pettarin dopo essere intervento al convegno di Irisacqua “Acqua: un futuro da costruire senza cemento amianto”, ha affidato ad un comunicato stampa, congiuntamente con l’On. Baldini, una riflessione sul futuro della gestione della risorsa idrica che vi riportiamo.

UE. FI: DA GORIZIA SFIDA PER FUTURO ACQUA IN SCIA A NORME COMUNITARIE UE.

“È partita da Gorizia una sfida per il futuro dell’acqua, per la sua qualita’ e per l’eccellenza del servizio idrico, una sfida ambiziosa che puo’ servire da stimolo per tante zone d’Italia e anche per l’estero. Irisacqua, il Gestore del Servizio Idrico Integrato dei 25 comuni che componevano la provincia di Gorizia, ha presentato in un interessante convegno il progetto che la vedra’ dismettere, nell’arco dei prossimi dieci anni, ogni centimetro di tubature in cemento amianto ancora presenti nella rete acquedottistica di sua competenza. Questo gestore ha dato cosi’ attuazione all’indirizzo che gli arrivava dai suoi soci: gli stessi comuni che hanno deliberato all’unanimita’ nei rispettivi consigli questa misura. Gli studi scientifici condotti sul tema non hanno mai evidenziato correlazioni tra le tubature in cemento amianto e un impatto negativo sulla salute pubblica, ciononostante Irisacqua si e’ mossa in base al Principio di Precauzione, sancito anche nelle normative dell’Unione Europea”. Cosi’, in una nota congiunta, i deputati di Forza Italia Guido Germano PETTARIN e Maria Teresa Baldini. “Questa proattivita’ – aggiungono – non solo porta all’eliminazione di una incognita, il cemento amianto, ma anche ai contestuali efficientamento e razionalizzazione di una rete idrica che gia’ oggi ha prestazioni migliori della media nazionale (34% di perdite contro la media italiana di 47%). Un approccio positivo che si innesta in una situazione gia’ rosea e che, al contempo, spinge l’attenzione verso quelle realta’ dove la qualita’ dell’acqua fornita ai cittadini non raggiunge gli standard necessari ed opportuni. In molte zone d’Italia, dal nord al sud, vi sono acquedotti che richiedono interventi urgenti per garantire le qualita’ chimiche, sanitarie e organolettiche imprescindibili per un’acqua pienamente salubre. Non si tratta solo di qualita’ del management o di fondi da stanziare, ma di efficacia ed efficienza degli strumenti normativi e tecnici di cui i gestori possono disporre. Dalla “case history” di Irisacqua, ma anche da quelle di tanti altri ottimi gestori, si deve trarre spunto per dare piena attuazione al potenziale dei gestori pubblici che hanno una vocazione virtuosa, quella di reinvestire il 100% nelle infrastrutture al servizio del cittadino. Dal dismettere il cemento amianto al ridurre drasticamente le perdite idriche fino all’eradicare le contaminazioni di mercurio o arsenico che interessano interi territori il passo e’ breve: bisogna porre l’eccellenza come esempio e come linea guida non solo per risolvere i problemi, ma per prevenirli”.  

Qui invece potete ascoltare l’intervento dell’On. Pettarin all’interno del convegno:

Assemblea dei soci unitaria sulla gestione della società

L’assemblea dei Soci di Irisacqua, riunitasi in videoconferenza nella giornata di lunedì 12 aprile, nel confermare la correttezza e l’efficienza dell’operato della società, ha dato pieno mandato ai vertici dell’azienda di proseguire con l’attività sulla linea che ha portato, nel corso degli anni, il gestore idrico isontino ad essere un’eccellenza del settore riconosciuta a livello nazionale.

L’attenzione dei soci e del management rimane alta affinché, sulla già ottima base della società, si possano implementare accorgimenti per migliorarne ancor di più la gestione, anche grazie al lavoro svolto, in rappresentanza di tutti i comuni soci, dal comitato ristretto presieduto dal Comune di Gorizia. Il fine ultimo della società rimane sempre quello di offrire ai cittadini dei 25 comuni soci il miglior servizio possibile.

Durante l’assemblea l’Organismo di Vigilanza ha illustrato a tutti i soci i propri recenti pareri e si sono anche ripercorse le più recenti decisioni e indicazioni emanate dal Comitato ristretto dei Soci. Su entrambi i punti soci e il management hanno definito i dettagli e chiarito i passaggi delle vicende recentemente riportate dalla stampa. L’assemblea si è chiusa con l’invito unanime, da parte dei soci, al prosieguo del positivo percorso di messa in atto dei piani di investimento e gestione concordati.

Per informazioni:
Ufficio Stampa Irisacqua
alberto.locatelli@me.com – +39 348 2545537

Convegno “Acqua: un futuro da costruire senza cemento amianto”

AGGIORNAMENTO: I video degli interventi tenuti dai relatori al convegno sono disponibili al seguente link: www.irisacqua.it/convegno-2021


Si terrà nei pomeriggi dell’8 e del 9 aprile il convegno, organizzato da Irisacqua, sul tema della sostituzione delle tubature in cemento amianto nell’impianto acquedottistico, con le sue implicazioni dai punti di vista tecnico, sanitario e giuridico.

Il convegno è rivolto a tutti gli operatori del settore e si terrà on-line sulla piattaforma Zoom.

“Avremo ospiti di alto livello – spiega l’Amministratore Unico Gianbattista Graziani – dal Sottosegretario al Ministero per la Transizione Ecologica, l’On. Vannia Gava, e l’Assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro, fino al prof. Lucentini dell’Istituto Superiore di Sanità e a numerosi tecnici, professori universitari e consulenti che ci permetteranno di affrontare questo tema da tutti i punti di vista. Non vi sono ad oggi prove scientifiche che attestino la pericolosità del cemento amianto nella distribuzione idrica, ma muovendoci sulla base del principio di precauzione, sancito anche dall’Unione Europea e di cui ci parlerà il Prof. Coen dell’Università di Udine, abbiamo dato seguito all’indicazione giunta all’unanimità da tutti i consigli comunali dei 25 Comuni soci di Irisacqua. Questo convegno è un importante passaggio in questo progetto, che ci porterà ad un confronto approfondito su un tema con ancora molti aspetti da chiarire, primo tra tutti come trattare le tubature dismesse”.

“Questo grande progetto – spiega Paolo Lanari, Direttore Generale di Irisacqua – ha preso il via dalla volontà dei nostri soci e ci ha posto di fronte a diverse sfide, la prima è stata quella di reperire i fondi necessari, obiettivo che abbiamo centrato grazie ad una operazione di finanza di progetto da 90 milioni di euro condotta con un pool di banche, la seconda sfida è più ampia e tutta tecnica, vedendoci interloquire con moltissimi attori sia operativi che istituzionali. Questo convegno sarà la sede per avanzare delle proposte e analizzare tutti gli aspetti di un’operazione di questo tipo, prima nel suo genere in Italia e tra le prime in Europa, un progetto decennale che ci vedrà, speriamo, aprire una strada su un tema cruciale per il settore della gestione del servizio idrico integrato”

#GiornataMondialeDellAcqua

Dal 1992, ogni 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. Irisacqua ogni giorno lavora per garantire una gestione sempre più efficiente di questa preziosa risorsa, per portarla nelle vostre case in maniera sicura, pulita, economica.

Noi siamo abituati ad avere l’acqua sempre a portata di mano nelle nostre case, ma nel mondo sono miliardi le persone a non avere questo lusso.
Conoscere l’acqua è il modo migliore per averne rispetto, e questa Giornata Mondiale è l’occasione perfetta per scoprirne tanti aspetti che forse non conosciamo.

Il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2021 è una risorsa preziosa, vi condividiamo qui i link dove potete leggerlo, per conoscere l’acqua e la ricchezza che rappresenta.

UN Water Report (Inglese)

Il valore dell’acqua, sintesi

Il valore dell’acqua, fatti e cifre

16 milioni di investimenti previsti nel Budget 2021

Quasi 16 milioni di euro: è questo il piano degli investimenti che Irisacqua ha in programma sul territorio per il 2021. Lo hanno illustrato i vertici dell’azienda ai soci, i 25 comuni del goriziano, durante la seduta che ha approvato il Budget per l’anno in corso.

Irisacqua si conferma una azienda in salute – ha commentato l’Amministratore Unico Gianbattista Graziani – e il voto unanime dei presenti all’Assemblea ne è testimonianza. Abbiamo iniziato questo 2021 varando il nuovo organigramma societario, con piccole ma importanti modifiche strutturali, per meglio rispondere alle nuove sfide. Per il prossimo futuro puntiamo ad un progressivo innalzamento dei livelli prestazionali della società: maggiore competenza professionale, maggiore formazione, aumento del tasso di progettazioni interne. Questo si aggiunge alle linee guida indicate da ARERA, che ci pongono l’obiettivo di migliorare ancora su tre direttrici tecniche: riduzione delle perdite, adeguatezza sistema fognario, qualità dell’acqua depurata. Questi tre aspetti sono centrali nel piano di investimenti che ci vedrà stanziare oltre 16 milioni di euro proprio in queste tre aree: acquedotto, fognatura e depurazione”.

Nel dettaglio gli investimenti, già pienamente finanziati, programmati per il 2021 vedono 5.476.900 € destinati ad interventi per il sistema acquedottistico, 5.295.957 € per quello di depurazione, e 4.310.802 € per quello fognario, con altri 500mila € destinati al servizio informatico, con un totale che si attesta su 15.583.659 €.

Per quanto riguarda i valori economici del Budget 2021 – ha spiegato il Direttore Generale Paolo Lanaririmangono positivi e in linea con l’anno appena concluso. Il valore della produzione si attesta a quasi 27 milioni di euro, quello dei ricavi dalla vendita dell’acqua è sopra i 24,5 milioni e il risultato dell’esercizio dopo le imposte è previsto a 300mila euro. Il 2020 è stato l’anno dell’emergenza Covid-19, per affrontarla abbiamo costituito un comitato interno all’azienda che si riunisce su base mensile e che lavora per garantire il massimo grado di sicurezza per i dipendenti e gli utenti. La gestione del rischio ha fatto aumentare inevitabilmente alcune voci di costo, come pulizie, sanificazione e vigilanza, ma le azioni intraprese – ha concluso Lanari – hanno fino ad ora permesso di garantire condizioni di lavoro, in presenza e da remoto, ottimali”.

Nel corso dell’assemblea sono stati anche preannunciati la sostituzione di 4.000 contatori di utenze private entro luglio 2021, nella normale attività di rinnovo, e la volontà di rilanciare la cooperazione internazionale con le controparti slovene per nuovi programmi Interreg dopo il successo registrato per il Progetto Cona. Infine, il 2021 vedrà anche la partenza dell’ampio programma di ”Informatica 4.0” con l’affidamento del servizio di progettazione, realizzazione e conduzione operativa di una nuova e integrata piattaforma tecnologica per la gestione di tutti i processi afferenti il Sistema Idrico Integrato.

Avviso: chiusura sportelli in zona rossa

Si avvisano i gentili utenti che gli sportelli di Irisacqua rimarranno chiusi al pubblico per tutta la durata della cosiddetta “Zona Rossa”, così come disposto dal Decreto Legge 13 marzo 2021, n. 30, per fronteggiare la Pandemia di Covid-19.

Rimangono comunque attivi tutti gli altri canali di contatto:

  • il numero verde 800 99 31 31 per qualsiasi informazione inerente il servizio o per chiarimenti sulle bollette (da lunedì a venerdì 08.00-20.00 sabato 08.00-13.00)
  • il sito web www.irisacqua.it per informazioni generali e per lo scarico della modulistica;
  • l’indirizzo di posta elettronica info@irisacqua.it per qualsiasi richiesta inerente il servizio (volture, preventivi, attivazioni, disattivazioni forniture, rateizzazioni bollette).
  • il numero verde 800 99 31 91 per le autoletture (da lunedì a venerdì 08.00-20.00 – sabato 08.00-13.00)
  • il numero verde 800 99 31 90 per il Pronto Intervento (24 ore su 24 7 giorni su 7)

Avviso: Rinvio procedure selettive bando operaio SII

Preso atto delle misure emanate con il DPCM del 2 marzo 2021 e del Provvedimento del Presidente della Regione FVG, al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza delle prove selettive del bando per la ricerca di “Operaio addetto al servizio idrico integrato; Tecnico Reti e Impianti del Servizio Idrico Integrato“, le stesse sono rinviate a data da definirsi.

I candidati saranno prontamente informati almeno 15 giorni prima delle date non appena le stesse verranno definite.

Monfalcone, sulle tracce dell’antica Roggia San Giusto

Condividiamo con voi un articolo de Il Piccolo, a firma di Roberto Covaz, che parla dei lavori in corso alla Roggia San Giusto di Monfalcone e della storia di questo importante corso d’acqua,

Analisi alla roggia San Giusto sulle tracce dell’antico fiume

Tecnici di Irisacqua al lavoro in questi giorni con sondaggi lungo il corso d’acqua tombato negli anni Trenta del Novecento. L’obiettivo è di risanarlo per evitare l’inquinamento a mare
ROBERTO COVAZ

Monfalcone, 18 febbraio 2021 – Riprendono oggi, per concludersi, i sondaggi che i tecnici incaricati da Irisacqua effettuano in alcuni punti del centro città alla ricerca della roggia San Giusto, tombata negli anni Trenta del Novecento.

I punti interessati dagli interventi, della durata massima di circa 30 minuti ciascuno, saranno i seguenti: intersezione via Don Fanin–via Oberdan; via Rosselli intersezione via Giacich; via Barbarigo civico 9; intersezione via Barbarigo–viale Verdi; via Parini civico 14; intersezione via Don Fanin–via Mazzini; piazza della Repubblica, sede stradale lato via Rosselli; piazza della Repubblica zona pedonale.

L’analisi, che consiste anche nel prelevare campioni di acqua che poi verranno analizzati per verificare la presenza di elementi inquinanti, rientra nell’ambito degli interventi dell’accordo di programma sottoscritto tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione.

Fin qui le cose certe. Resta poi la parte delle suggestioni, per alcuni della speranza ovvero che sia riportato alla luce almeno un tratto della roggia San Giusto, un tempo elemento caratterizzante della vita sociale ed economica di Monfalcone. Lo attestano le fotografie di fine Ottocento che immortalano gruppi di donne, quasi intimorite dall’obiettivo del fotografo, intente a lavare i panni nella roggia. La Grande Guerra ha fatto scempio anche di questo fiumiciattolo ed è per questo che ai tempi si decise la tombatura. Tuttavia nell’imminenza della definizione dei progetti di riqualificazione della piazza e del centro storico il tema della riscoperta della roggia fa spesso capolino. Per il sindaco Cisint non è il momento di concentrarsi su questo aspetto. Adesso la priorità è di depurare le acque degli scarichi fognari. Quando e se l’acqua che affiora ai piedi della collina carsica dietro all’ospedale di San Polo sarà pulita allora si ragionerà sulla valorizzazione della roggia. Il tema non attiene al solo aspetto dell’arreso urbano ma è densa pagina di storia locale. Come scrive con dovizia di particolari Renato Duca nel volume “Trasportare le acque” il Monfalconese era ricco di corsi d’acqua, lascito con ogni probabilità dell’antico corso dell’Isonzo che scorreva alle spalle del colle della Rocca.

E dal Carso sgorga la roggia San Giusto, altrimenti indicata come roggia Monfalcone. «La roggia nasceva – scrive Duca – in borgo San Michele località Pozzale, ai piedi del colle carsico della Gardisca», antico castelliere ricordiamo. Riceveva il tributo di altre rogge in località, appunto, ancora oggi chiamata Fontane, poi la roggia attraversava la piazza quasi in diagonale, procedeva lungo l’attuale via Rosselli e dopo il duomo voltava a destra per via Giacich. Prima della costruzione dei canali Dottori e Valentinis (primi Novecento) la roggia San Giusto si allungava a Panzano fino allo sbocco in mare nell’attuale bacino, nei pressi della Svoc. Con la cesura dei canali invece la roggia diventava tributo dell’acqua proveniente dall’Isonzo.

Non si contano le città che in anni recenti hanno recuperato antichi scorci, compresi rogge e canali. Tralasciando una ingombrante similitudine con i navigli di Milano, non stona il ragionamento della possibile parziale riemersione della nostra roggia.

FONTE: Il Piccolo