Irisacqua for Future

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Irisacqua for future

Un progetto di alfabetizzazione ecologica tra arte ed emozione

Mai come oggi avvertiamo la necessità di creare una nuova forma di relazione tra uomo e natura.

In due secoli la temperatura della Terra è cresciuta esponenzialmente, isole di plastica grandi centinaia di chilometri vorticano su loro stesse in almeno cinque punti degli oceani, fenomeni atmosferici anomali si abbattono su tutti i continenti, lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei mari stanno facendo sparire vaste aree di terre emerse e tristemente trasformando famiglie intere in “profughi climatici”.

Ma c’è ancora il tempo per invertire la rotta di questo andamento e l’unico rimedio possibile affonda nel modo in cui istruiremo le nuove generazioni a prendersi cura dell’ambiente: è quanto mai urgente coltivare e promuovere in bambini e ragazzi un autentico pensiero ecologico, affinché la creazione di un habitat sostenibile non sia solo un miraggio, ma una realtà plausibile e vicina.

E il progetto Irisacqua for future da noi ideato e condotto con i bambini tra gli 8 e gli 11 anni si inserisce proprio qui, con l’obiettivo di incoraggiare e alimentare nei più piccoli quella che la sociologa, insegnante e scrittrice Rosa Tiziana Bruno definisce, con un neologismo, ecosaggezza, ossia l’intima consapevolezza dell’interconnessione tra tutti gli esseri viventi e la volontà di tradurre questa consapevolezza in atteggiamenti concreti. 

Con i bambini abbiamo infatti molto parlato di ecosistema, dell’equilibrio che lo caratterizza e di tutte le implicazioni che comporta il suo etimo oikos, casa. Siamo parte di ecosistemi tra loro connessi: la famiglia, la scuola, la città, il pianeta. Solamente comprendendo che ognuno di noi è strettamente collegato a tutto ciò che ci circonda, sarà possibile salvare e proteggere l’ecosistema “mondo” così come lo conosciamo, perché farlo significa salvare e proteggere noi stessi e le persone che amiamo.

Ascolta il podcast di Irisacqua For Future su Spotify

È necessario quindi un nuovo paradigma educativo, in cui l’educazione ecologica, affinché risulti efficace, si combini non solo con lo sviluppo cognitivo e l’acquisizione di saperi scientifici e di contenuto, ma anche con l’acquisizione di principi etici: infondere ai bambini un’educazione eco-etica al sentire, all’aver cura, al conservare è stato il focus dell’intero progetto. Aver cura di sé e aver cura dell’altro, umano o non umano, animato o non animato, significa porsi in relazione e in ascolto con il resto dell’ambiente, preoccupandosi di proteggerlo, di sostenerlo. L’aver cura non è mosso dal senso del dovere e si contrappone chiaramente alla visione narcisistica e individualistica oggi imperante nella società occidentale: proteggere risponde ad una logica affettiva che ha la sua radice nell’empatia, nella condivisione, nell’apertura.

E per veicolare ai bambini tali messaggi e l’urgenza di adottare comportamenti ecosaggi, è necessario rendersi conto non basta trasmettere loro conoscenze, ma bisogna attivarli e coinvolgerli emotivamente: infatti, le emozioni esercitano effetti significativi sull’apparato cognitivo, sono in grado di focalizzare l’attenzione, di fissare contenuti ed esperienze, di facilitare interiorizzazione e memorizzazione, stimolano la partecipazione e la voglia di imparare. 

Pertanto, l’elemento che maggiormente influisce sulla formazione di una coscienza etica ed ecologica nei bambini, a nostro avviso, è la risonanza emotiva stimolata dall’arte contemporanea.

In un’ottica educativa, infatti, l’arte fornisce gli strumenti per ragionare, rielaborare, comunicare. Attraverso il medium dell’arte si possono raggiungere molti obiettivi di apprendimento e di contenuto. In particolare l’arte contemporanea, proprio per le sue forti peculiarità comunicative, alimenta la creatività, stimola un pensiero critico, è capace di attraversare tutte le dimensioni dell’esistenza individuale e collettiva ed è uno degli strumenti principali di quell’apprendimento non-formale che rappresenta un modello di conoscenza del mondo.

Si è scelto di avviare tutti gli incontri con la presentazione e di opere d’arte, architetture, esempi di design opportunamente selezionati. Tra tutte, un’opera d’arte è stata il simbolo del nostro viaggio insieme in questi due anni: l’installazione Reliquiaries degli artisti Paola Bay e Armando Bruno, esposta alla Triennale di Milano nel 2020. In questo lavoro all’interno di una teca di vetro protettiva si vedono un mucchietto di terra, una stella marina, una goccia d’acqua pura e altri beni esposti come fossero reliquie per un tempo futuro, nel quale forse queste cose verranno considerate preziose.

Con i bambini ci siamo perciò interrogati su quali meraviglie del nostro mondo vorremmo che arrivassero perfettamente intatte ai bambini del 3000 d.C. perché anche loro ne possano godere. Abbiamo nominato degli speciali “Custodi di meraviglie” e costruito speciali scrigni in cui conservare i nostri affetti, i luoghi a noi cari, le esperienze più indimenticabili e i ricordi più preziosi. 

Il tutto in un’ottica di protezione e condivisione. 

Il percorso con i bambini 

Solo negli ultimi due anni scolastici il progetto di Irisacqua per le nuove generazioni ci ha fatto incontrare 767 bambini di 42 classi diverse delle scuole primarie del goriziano per un totale di 168 incontri loro dedicati.

Un percorso lungo un mese con ciascuna classe: 4 settimane e altrettanti incontri per conoscerci, entrare in dialogo, attivare ragionamenti e riflessioni e sensibilizzare, grazie all’arte, i bambini al tema dell’ecologia.

Durante i 4 incontri abbiamo esplorato di volta in volta un aspetto diverso della crisi ambientale che stiamo vivendo attraverso dialoghi, filmati, immagini, letture di storie, piccole sfide e giochi a squadre. Punto di partenza sono sempre state le ricerche artistiche di particolari artisti contemporanei, capaci di stimolare nei più piccoli la creazione di reti di connessione tra dati, cause, conseguenze e soluzioni. 

Un percorso per promuovere una coscienza ecologica che ampli gli orizzonti e si manifesti creativamente attraverso l’arte, un percorso sempre sviluppato in un clima di accoglienza reciproca.

GLI INCONTRI

1. IL CLIMA CHE SI RESPIRA

Uno speciale gioco con “sfide” e “bufale o verità” ha raccontato attraverso storie, immagini e attività pratiche il cambiamento climatico che il nostro mondo sta vivendo: attraverso gli occhi di artisti contemporanei quali Banksy, Olafour Eliasson, Niittyvirta, i bambini hanno scoperto cause e conseguenze di inquinamento, riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, riduzione delle terre emerse e deforestazione. Esemplare è stata la vicenda del primo profugo climatico Ioane Teitiota. E noi a quale speciale terra siamo legati? Quale non vorremmo ci mancasse sotto i piedi?

2. PIÙ UNICO CHE RARO

Cosa significa “estinzione”? Cosa dobbiamo proteggere e perché? Aprendo preziosi scrigni, ci siamo accorti che non solo animali, ma anche cibi, piante, città e luoghi stanno per scomparire per sempre. La tecnica della stampa poi, sperimentata in positivo e in negativo attraverso l’uso di particolari supporti e strumenti (rulli, colori, lastre e tavolette) ci ha permesso di realizzare matrici tutte personali che hanno dato immagini preziose, uniche e non riproducibili, proprio come le cose a rischio del nostro pianeta: interpretazioni personali della foresta amazzonica, intesa non solo come polmone del pianeta, ma come espansione di noi stessi. Texture, colori e segni hanno tradotto in immagine visiva la volontà di ricucire migliaia di anni di separazione tra noi e il nostro ecosistema. 

3. INFLUENCER PER IL DOMANI 

È ormai troppo tardi? I Climate Heroes e tutti coloro che si stanno battendo per fare la differenza ci hanno dimostrato che anche semplici gesti quotidiani possono contribuire a salvaguardare la nostra esistenza sulla terra… ne sanno qualcosa ad esempio Jadav Payeng, il ragazzo che ha creato una foresta, e Sangduen «Lek» Chailert, la donna che ha dedicato tutta la sua vita agli elefanti. 

E cosa possiamo fare noi? Ispirati dall’opera Reliquiaries abbiamo ragionato su parole come proteggere, conservare, custodire e individuato oggetti, luoghi, ricordi, sensazioni care che vorremmo condividere con chi abiterà la Terra dopo di noi. Il lavoro dell’artista Isabella Pers, poi, ci ha permesso di riflettere sull’importanza della memoria, della relazione e dell’ascolto: fotografie di passati momenti positivi ed intensi a contatto con la natura sono state trasformate in sbiadite scie di colore, in bilico tra ricordo e futuro: potranno ancora godere di momenti simili i bambini del 3000 d.C.?

4. ECOSISTEMI IN MINIATURA

Attraverso la creazione concreta di piccoli ecosistemi di classe in cui far crescere piante e fiori abbiamo approfondito il concetto di dipendenza degli esseri viventi gli uni dagli altri e di interconnessione con l’ambiente: l’ecosistema continuerà a produrre vita finché le relazioni al suo interno saranno positive. Per farlo è indispensabile prendersene cura. La condivisione delle interviste a speciali Custodi di meraviglie nominati tra nonni, vicini di casa, genitori, amici ha permesso di innescare nuove riflessioni. I bambini stessi, anzi i nostri Custodi di Meraviglie, sono stati ufficialmente intervistati per raccontare a tutti il loro impegno. Il momento finale di restituzione e socialità ha permesso a ciascuno di attivare la sfera dei sentimenti, di riconoscere negli altri pensieri, emozioni e esperienze proprie, di compiere un passo verso lo sviluppo della capacità di sentire e vedere ciò che ci circonda e della consapevolezza della relazione che ci lega alla nostra casa.

Alcune capacità relazionali che il percorso di alfabetizzazione ecologica si è prefissato di raggiungere

  • Osservazione con curiosità e sistematicità l’ambiente in cui viviamo.
  • Riconoscimento e senso di rispetto e del valore naturale, sociale e culturale dell’ambiente.
  • Considerazione dei problemi derivanti agli habitat dall’interazione con le attività umane.
  • Interiorizzazione del concetto di risorsa primaria e bene da proteggere.
  • Presa di coscienza individuale e collettiva sulla necessità di modificare i propri comportamenti.
  • Passaggio dall’io individuale al Sé ecologico.

Classi partecipanti

ED. 2021/2022

Scuola Primaria “Carlo Collodi” di Fogliano Redipuglia, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 3^.

Scuola Primaria “Carlo Collodi” di Fogliano Redipuglia, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 4^.

Scuola Primaria “Carlo Collodi” di Fogliano Redipuglia, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 5^.

Scuola Primaria “Giacomo Venezian” di San Pier d’Isonzo, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 3^.

Scuola Primaria “Giacomo Venezian” di San Pier d’Isonzo, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 4^.

Scuola Primaria “Giacomo Venezian” di San Pier d’Isonzo, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 5^.

Scuola Primaria “Francesco Rismondo” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 3^A.

Scuola Primaria “Francesco Rismondo” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 3^B.

Scuola Primaria “Francesco Rismondo” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 4^A.

Scuola Primaria “Francesco Rismondo” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 4^B.

Scuola Primaria “Francesco Rismondo” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 5^.

Scuola Primaria “Giuseppe Ungaretti” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 5^.

Scuola Primaria “Alessandro Manzoni” di Mariano del Friuli, I.C. “Celso Macor” di Romans, classe 3^.

Scuola Primaria “Alessandro Manzoni” di Mariano del Friuli, I.C. “Celso Macor” di Romans, classe 4^.

Scuola Primaria “Leonardo Brumati” di Vermegliano, I.C. “Leonardo da Vinci” di Ronchi dei Legionari, classe 3^.

Scuola Primaria “Leonardo Brumati” di Vermegliano, I.C. “Leonardo da Vinci” di Ronchi dei Legionari, classe 4^.

Scuola Primaria “Leonardo Brumati” di Vermegliano, I.C. “Leonardo da Vinci” di Ronchi dei Legionari, classe 5^.

Scuola Primaria “Galileo Galilei” di Mossa, I.C. “Leopoldo Perco” di Lucinico-Gorizia, classe 3^.

Scuola Primaria “Galileo Galilei” di Mossa, I.C. “Leopoldo Perco” di Lucinico-Gorizia, classe 4^.

Scuola Primaria “Galileo Galilei” di Mossa, I.C. “Leopoldo Perco” di Lucinico-Gorizia, classe 5^.

ED. 2022/2023

Scuola Primaria “Vittorino da Feltre” di Cormons, I.C. “Giovanni Pascoli” di Cormons, classe 4^ a.

Scuola Primaria “Giovanni Torre” di Capriva del Friuli, I.C. “Giovanni Pascoli” di Cormons, 4^ b.

Scuola Primaria “Vittorino da Feltre” di Ronchi dei Legionari, I.C. “Leonardo Da Vinci” di Ronchi dei Legionari, classe 4^.

Scuola Primaria “Vittorino da Feltre” di Ronchi dei Legionari, I.C. “Leonardo Da Vinci” di Ronchi dei Legionari, classe 5^.

Scuola Primaria “Vittorino da Feltre” di Ronchi dei Legionari, I.C. “Leonardo Da Vinci” di Ronchi dei Legionari, classe 3^a.

Scuola Primaria “Vittorino da Feltre” di Ronchi dei Legionari, I.C. “Leonardo Da Vinci” di Ronchi dei Legionari, classe 3^b.

Scuola Primaria “Edmondo De Amicis” di Lucinico, I.C.” Leopoldo Perco” di Lucinico, classe 3^.

Scuola Primaria “Edmondo De Amicis” di Lucinico, I.C.” Leopoldo Perco” di Lucinico, classe 4^.

Scuola Primaria “Giacomo Ungaretti” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 3^.

Scuola Primaria “Giacomo Ungaretti” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 4^.

Scuola Primaria “Giacomo Ungaretti” di Gorizia, I.C. Gorizia 1, classe 5^.

Scuola Primaria Staranzano, I.C. “Dante Alighieri” di Staranzano, classe 4^a.

Scuola Primaria Staranzano, I.C. “Dante Alighieri” di Staranzano, classe 4^b.

Scuola Primaria Staranzano, I.C. Dante Alighieri di Staranzano, classe 4^c.

Scuola Primaria Staranzano, I.C. “Dante Alighier”i di Staranzano, classe 4^d.

Scuola Primaria “Carlo Collodi” di Fogliano Redipuglia, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 3^a.

Scuola Primaria “Giacomo Carducci” di Sagrado, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 4^.

Scuola Primaria “Giacomo Carducci” di Sagrado, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 5^.

Scuola Primaria “Amelia Cuzzi” di Monfalcone, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 3^a.

Scuola Primaria “Amelia Cuzzi” di Monfalcone, I.C. “Livio Verni” di Fogliano Redipuglia, classe 3^b.

Scuola Primaria “Dante Alighieri” di Gradisca d’Isonzo, I.C. “Francesco Uldarico Della Torre” di Gradisca D’Isonzo, classe 4^a.

Scuola Primaria “Dante Alighieri” di Gradisca d’Isonzo, I.C. “Francesco Uldarico Della Torre” di Gradisca D’Isonzo, classe 4^b.

Arteventi Didattica

Arteventi dal 1998 lavora in ambito culturale: offre servizi per musei e mostre temporanee, teatri e biblioteche; si occupa di servizi di informazione e promozione; progetta e realizza attività di animazione, attività didattiche ed educative.

Al suo interno ci siamo noi del Settore Didattica Museale: con una esperienza decennale, siamo specializzati nella progettazione e gestione di servizi educativi e di mediazione culturale rivolti all’infanzia, al pubblico scolastico, alle famiglie, al pubblico adulto e a pubblici specifici.

Siamo un team eterogeneo: storici dell’arte, educatori, artisti diplomati all’Accademia di Belle Arti, professionisti specializzati in didattica dell’arte e formati in termini di accessibilità, guide turistiche con una conoscenza approfondita del patrimonio storico e culturale italiano.

Ma abbiamo tutti una cosa in comune: siamo convinti che l’incontro con l’arte sia uno strumento educativofondamentale per tutti e a tutte le età. Il nostro obiettivo è proprio questo: raccontare il mondo che ci circonda attraverso le potenzialità comunicative dell’arte

Contatti 

Didattica Arteventi museale@arteventiudine.it 3456454855

Colophon

Progetto pensato e realizzato da 

Arteventi Didattica

Arteventi Società Cooperativa, Udine

Promosso da Irisacqua S.r.l., Gorizia

A cura di

Martina Peruch

Benedetta Giacomello

Nicole Pravisani

Roberta Olivo

Fotografie di Alice Durigatto

Progetto grafico di Anthes

Si ringraziano tutti i docenti e tutti i bambini partecipanti

Pagina aggiornata il 13/09/2023